Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici (link esterno).
Inizio delle lezioni | 11 settembre 2014 |
Fine delle lezioni | 9 giugno 2015 |
Inizio sessione Esami di Stato | 17 giugno 2015 |
La sospensione delle attività didattiche avverrà nei giorni specificati di seguito:
1 novembre 2014 | Festa di Ognissanti |
8 dicembre 2014 | Immacolata Concezione |
dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 | Festività natalizie |
16-17-18 febbraio 2015 | Carnevale |
dal 02 al 07 aprile 2015 | Festività pasquali |
25 aprile 2015 | Anniversario della Liberazione |
1 maggio 2015 | Festa del Lavoro |
2 maggio 2015 | ponte del 1°maggio |
4 maggio 2015 | Sospensione attività didattica |
5 maggio 2015 | Festa patronale |
1 giugno 2015 | ponte del 2 giugno |
2 giugno 2015 | Festa della Repubblica |
Il calendario di chiusura della scuola nei giorni prefestivi è il seguente:
24 dicembre 2014 | |
27 dicembre 2014 | |
31 dicembre 2014 | |
3 gennaio 2015 | |
5 gennaio 2015 | |
4 aprile 2015 | |
2 e 4 maggio 2015 | |
18, 25 luglio 2015 | |
1, 8, 13, 14, 22 agosto 2015. |
Si potranno apportare modifiche e/o integrazioni al presente calendario su disposizioni del M.I.U.R., dell’U.S.R., del Consiglio di Istituto e/o per sopraggiunte esigenze nazionali e/o locali.
Orario scolastico
Le lezioni hanno inizio alle ore 8,00 e terminano alle ore 13,00 quando la giornata scolastica è di 5 ore, alle 14,00 quando è di 6 ore e alle ore 12,00 il sabato.
L’orario scolastico sarà articolato in modo didattico, compatibilmente con la disponibilità dei laboratori, della palestra e dei docenti impegnati nei due plessi.
Comitato Tecnico Scientifico ( CTS)
MEMBRI DI DIRITTO:
Prof.ssa Indrio Rachele Cristina ( Dirigente Scolastico )
Prof.ssa Fiore Filomena ( Vicario )
Sig. G. Quintano Presidente C.d.I.
MEMBRI INTERNI:
Prof.ssa Colamonaco Santa
Prof.ssa Cristallo Lucia
Prof.ssa Santoro Caterina
Prof. Denora Domenico
Prof. Marvulli Giovanni
Prof. Squicciarini Vito
Prof. Tota Francesco
Prof. Tricarico Salvatore
MEMBRI RAPPRESENTATIVI:
P.Lorusso, R. Nicoletti, C. Martino, R. Loiudice, P. Lorusso, A. Barile, V. Mascolo.
Comitato Tecnico-scientifico, introdotto negli Istituti superiori dai Regolamenti del Riordino, è stato pensato come luogo privilegiato del dialogo fra mondo economico e mondo scolastico, aperto alle associazioni produttive, alle professioni, alla ricerca, con compiti di consulenza programmatica, monitoraggio, critica ed orientamento.
Cos’e’ Il CTS
Il CTS è organo paritetico composto, in egual numero, da rappresentanti dell’istituto scolastico(membri di diritto, scelti e nominati dal Dirigente Scolastico) e rappresentanti delle associazioni d i categoria, degli enti locali e delle Università (membri rappresentativi, scelti dall’ente di appartenenza e nominati dal Dirigente Scolastico).
La normativa
Il CTS è stato inizialmente previsto, quale organismo obbligatorio per tutti gli istituti tecnici, dallo “Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’art.64,comma 4, del decreto legge 25.6.2008, n.112, convertito dalla legge 6.8.2008, n.133”, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri in data 28.5.2009 (art.5, comma 3, lettera c). In seguito, il regolamento definitivo di riordino approvato con D.P.R. 15.3.2010, all’art.5, comma 3, lett. d) ha previsto che gli istituti tecnici “possono dotarsi, nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, di un comitato tecnico-scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica,composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non spettano compensi ad alcun titolo”. La normativa attuale, quindi, prevede una possibilità e non un obbligo; possibilità che, nel parere del Consiglio di Stato, riconosce ed esalta, per i singoli istituti, uno spazio in cui verificare le proprie capacità di autonomia.
Perché gli istituti scolastici dovrebbero attivare il Comitato tecnico-scientifico?
Il parere del Consiglio di Stato coglie una delle più consistenti difficoltà in atto nella gestione della scuola dopo il riconoscimento dell’Autonomia; quella di dover conciliare una struttura collegiale organizzata secondo il dettato dei Decreti Delegati (DPR n. 416/74), struttura che ha mostrato nel tempo notevoli elementi di criticità, con l’esigenza di una gestione che risponda dei risultati.
Ambiti di intervento del CTS
Orientamento e continuità didattica
L’ipotesi è che il CTS potrebbe funzionare da supporto ai Consigli di classe e al Collegio dei Docenti nelle sue articolazioni dipartimentali nella promozione e gestione di interventi formativo-orientativi.
Da considerare, poi, che un ruolo importante nell’orientamento, ruolo che potrebbe trovare nuovo impulso ed ausilio nella presenza del CTS, è quello svolto dall’Alternanza Scuola Lavoro (e dalle diverse attività adessa collegate: IFS, stage, tirocini formativi, ecc.).
Il CTS potrebbe svolgere una funzione di coinvolgimento diretto o di supporto nella progettazione e realizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, costituendosi come presidio decentrato, potrebbe promuovere le seguenti azioni :
a) individuare e descrivere le figure professionali aggregate piùrichieste dalle imprese;
b) contribuire a definire le competenze professionali di tali figure, d’intesa con gli altri soggetti firmatari dell’Accordo;
c) contribuire a definire i percorsi didattici;
d) raccogliere le disponibilità delle imprese del territorio a offrire posti-stage.
Inoltre, il CTS potrebbe svolgere i seguenti, ulteriori compiti:
a) informazione e promozione del percorsoformativo presso l’utenza;
b) consulenza tecnico-scientifica nelle fasi del percorso;
c) raccordo organizzativo all’interno dell’istituto con i partner esterni per l’implementazione del progetto;
d) monitoraggio interno.
Supporto competente alla formulazione dell’atto di “indirizzo” del Consiglio di Istituto In assenza di un osservatorio del mercato del lavoro ed al fine di programmare, all’interno di ogni istituzione scolastica il possibile miglioramento dell’offerta formativa, il CTS, nella sua composizione paritetica e nell’implementazione tra le competenze metodologico-didattiche espresse dai docenti referenti dei dipartimenti o aree dipartimentali e le competenze espresse dai componenti rappresentativi dei settori produttivi e/o professionali, può giocare un ruolo propulsore di cui si
intravedono la potenzialità in due ambiti già previsti dalla Riforma:
a) Cittadinanza e Costituzione
b) Quote di flessibilità
Composizione del CTS
Il CTS potrebbe essere costituito come Organo della singola istituzione scolastica o come Organo di più istituzioni scolastiche in rete.
La sua composizione può essere statica, con membri fissi per tutto il periodo di validità dell’Organo, o flessibile, con membri che si alternano in funzione delle specifiche competenze ed esigenze.
Il CTS si configura come organismo paritetico rispetto alla sua componente interna ed esterna.
La componente interna è costituita da docenti, preferibilmente già Coordinatori di aree dipartimentali o di indirizzo, e, se si ritiene, dal DSGA; negli istituti in cui è previsto l’Ufficio Tecnico, è opportuno inserire nel CTS anche il referente di quest’ultimo.
L’individuazione dei docenti dovrebbe essere effettuata dal Dirigente Scolastico.
La componente esterna può essere costituita da rappresentanti qualificati delle associazioni di categoria, delle imprese, degli ordini professionali, degli enti territoriali, della ricerca scientifica e tecnologica, preferibilmente rappresentativi di ambiti economico-produttivi coerenti con i Profili in uscita specifici previsti dagli Indirizzi dei nuovi Ordinamenti scolastici e, se si ritiene, da un genitore in rappresentanza del Consiglio di istituto.
La Componente esterna, designata dagli organismi di appartenenza (Confindustria, Ordini Professionali, Camere di Commercio, Università, ecc.) è formalmente nominata dal Dirigente Scolastico.
La struttura organizzativa dell’istituto si basa su organismi equi-ordinati con competenze specifiche:
Tutto avviene nel RISPETTO DEI DIRITTI COSTITUZIONALMENTE GARANTITI: